Margherita Coralluzzo
18 Gennaio 2016Brband Tiziano Barbafiera’s Project
18 Gennaio 2016Giuseppe Donatacci è nato a Foggia il 16 novembre del 1978. La passione per la musica è cominciata sin da bambino quando chiese come regalo per Natale ai genitori un regalo: la clavietta. Poi col tempo la clavietta si è trasformata in pianoforti digitali, synth, workstation, cavi, cavalletti, mixer, amplificatori, microfoni, chitarre, spartiti, quaderni pentagrammati, matite, gomme, manuali, chilometri percorsi e concerti.
Per anni ha scritto e lavorato con i MadRE, al piano e tastiere, con Vincent Brienza (voce), Luca Nicolasi (basso), Antonio Iacovone (batteria) e Gabriella Luongo (voce e coreografie). “MAdRE” era un progetto di brani in italiano con delle influenze progressive.
Nel frattempo la musica lo ha portato a conoscere tante persone, tra cui Alessandro Tutoli (chitarra), con il quale ho condiviso varie esperienze, dall’accompagnamento del cinema muto, ho un bellissimo ricordo di Nosferatu di Murnau, ed un bello seppur estenuante Greed di von Stroheim, accompagnamenti musicali vari in ristoranti, fino a realizzare con Luca Nicolasi (basso) e Marco Cannelli (batteria), un bel progetto jazz rock chiamato “the Big Red Spot”, e poi tante altre collaborazioni che spaziavano da una tribute band di Janis Joplin e dei Jefferson Air Plane. Giunge d un certo punto ad un progetto entusiasmante chiamato Backseat nel quale si reinterpretavano brani di Miles Davis del periodo di “Tutu” con Luca Nicolasi, Enrico Pasini (tromba), Federico “Fantuz” (chitarra) e Manuel Franco (batteria).
Decise che doveva in qualche modo ringraziare il genio di R.M. Rilke così ho scritto e prodotto le musiche de “L’alfiere” e grazie al talento attoriale del caro Gianvito Pascale abbiamo portato un pò in giro (in realtà un pò poco) lo spettacolo…
Poi con Vincent Brienza fondò l’associazione culturale Creatour, e organizzato mostre, spettacoli di musica, teatro e temi sociali, e risate e stanchezza.
Il 5 febbraio 2016 pubblica il suo primo album con la Hydra Music.
Foto: Francesco Fanale