L’artista ha scritto questa canzone in albergo, dove lavora, durante un turno di notte, d’un fiato, una folgorazione.
Descrive semplicemente il suo stato d’animo quando, solo, nel silenzio, ho sperimentato per qualche ora un piccolo sogno di libertà.
Marco Panzeri nasce il 25 Aprile, Festa della Liberazione, del 1992.
Da piccolo imitava i suoni delle campane e poi, ispirato dalla musica che girava intorno, ha inventato un’utopia in cui anche lui era un genio, applaudito e intervistato.
Gli anni dell’adolescenza sono stati gli anni della scoperta e della sperimentazione, ancora però troppo sognanti, poco concreti.
Ascoltava canzoni e registrava demo, nella sua stanza. I testi erano in inglese, molto semplici e dalla grammatica inventata o forzata. Poco è rimasto dunque di quel materiale (se non nella sua memoria).
Nel 2016, superato il provino per l’etichetta indipendente Rosso al Tramonto, ha firmato il primo contratto.
L’incisione di Lia, un brano originale inedito scritto ai tempi dell’Università, è il risultato di quella collaborazione.
Nel 2019, con Dove non ci sono musiche, altro suo brano inedito, ho vinto il Premio Mia Martini (sezione Nuove Proposte).