Lo zoo di plastica è un disco intimo, le liriche richiamano un tramonto prima del buio, un qualcosa che era luce e che se ne sta andando via per lasciare spazio all’oscurità…
La sensazione generale nell’incedere dei brani è di un qualcosa che se ne sta sfuggendo via, di una volontà di trovare un punto di equilibrio da cui fare una disanima di se stessi prima di poter partire …
Le melodie richiamano un certo spleen di stampo inglese, malinconia e voglia di riscatto, estrema delicatezza e sensibilità intervallate da una necessità di brio e vitalità, momenti di riflessione intima e privata e rimandi ad una necessità di spontaneità e leggerezza…