Armando D’Ambrosio è tra le proposte più interessanti del recente cantautorato emergente. Di Mercato San Severino (SA), è giovane, ha una buona penna ed ha due croniche dipendenze: il blues e il rock. Spudorato, anticonformista, è un genio un po’ ribelle che si diverte ad incastrare il sistema entro le corde della sua chitarra per rovesciarlo in maniera quasi psichedelica. I suoi testi sono provocatori, ma mai volgari, il suo stile è ricercato e segue la via dell’esclusività. Per Armando il rock è diventato quasi un mood, un modo di essere. Ispirato da veterani del genere come John Lee Hooker (Armando ricevette dal figlio John Lee Hooker jr. i complimenti per la sua musica sul canale you tube), Bennato (Che conosce personalmente), Pelù (Idem), questo rude e graffiante talento ha messo in piedi una raccolta di espressioni e di impressioni personalissime.
“Ho le idee molto chiare, per insegnare una oltraggiosa lezione, quella della disobbedienza smisurata ma che nello stesso tempo rispetti le regole, andando contro ogni tipo di stereotipo o pregiudizio e il tutto in nome del rock e del blues. (Questo EP “Sangue Blues” coniuga tutto ciò). Sperimentare dunque una nuova formula che fonde l’anima rock con quella blues, dalla quale è emerso un brano accattivante, tagliente, ironico e profondamente in dissenso nei confronti della società odierna.”