Andrea Gregori
18 Gennaio 2016Enzo Gragnaniello
18 Gennaio 2016Nino Buonocore nasce artisticamente nel 1980 con un Q-Disc pubblicato dalla allora RCA e da cui viene tratto un singolo (“Se”) che diventa la sigla di una fortunata serie di telefilms. Nel 1981 sempre la RCA pubblica “Yaya” primo LP ufficiale dell’artista partenopeo.
Nel 1983 partecipa a Sanremo nella categoria giovani con un brano (che sarà successivamente incluso nell’album “Nino in copertina”) giudicato dalla critica tra i migliori presentati in quell’anno. Il brano (“Nuovo amore”) in realtà venderà circa tre milioni di copie nei paesi dell’america latina e sarà incluso tra le nomination del Grammy Ascap come miglior brano del 1986.
Nel 1987 partecipa al suo secondo Sanremo questa volta tra i “big”. Il brano è “Rosanna” che riscuoterà ampi consensi di vendita e di critica. Nel 1988 altra partecipazione a Sanremo e nuovo album “Una città tra le mani” che vede tra i musicisti ospiti il jazzista “Chet Baker”.
Anno importante per Nino è il 1990 che con l’uscita del suo quinto album “Sabato domenica e lunedì” balza ai primi posti delle classifiche italiane con il singolo “Scrivimi”.
Il brano in seguito sarà presente in tutte le classifiche mondiali con le dodici versioni cantate da notissimi artisti (circa quattro milioni di copie!).
Del 1992 è invece l’album “La naturale incertezza del vivere” album tra i più eleganti e raffinati del cantautore. Il singolo “Il mandorlo” è davvero un sincero racconto della sua infanzia.
L’ultima partecipazione di Nino a Sanremo risale al 1993 con il brano “Una canzone d’amore” contenuta nell’album “Un po’ di più” del medesimo anno.
Tra il 1994 ed il 1998, Nino si dedica alla sperimentazione musicale uscendo dal panorama della facile lettura commerciale per esplorare campi più impegnativi.
Rigenerato da questa fruttuosa esperienza, pubblica il suo ottavo album “Alti e bassi”, un disco ricco di sfumature cromatiche che lo riporta nel novero degli artisti italiani tra i più coerenti. Nel 2004 arriva infine “Libero passeggero” un lavoro “unplugged” contenente diciotto brani di cui la metà inedita e l’altra metà di vecchi successi riarrangiati in una chiave molto particolare tra suggestioni jazz e sonorità ethno-pop.
Tra le varie collaborazioni si segnalano musicisti di calibro internazionale come il già citato Chet Baker , i vari Anthony Jackson, Pino Palladino, Greg Bissonette, Chuk Rainey, Danny Gottlieb, e grandi musicisti italiani quali Rino Zurzolo, Giovanni Amato, Ernesto Vitolo e Joe Amoruso.
Nel 2013 pubblica con la Hydra Music il disco “Segnali di umana presenza” composto da 12 brani inediti.
Facebook: www.facebook.com/ninobuonocoreofficial